Abbiamo finito di montare lastre e profili ed è arrivato quindi il momento delle stuccature. Tra i vari passaggi, questa è la fase più delicata di tutte e occorre procedere con molta attenzione. Va detto fin da subito che un buon risultato della stuccatura dipende in maniera imprescindibile da un corretto montaggio del sistema. Il telaio di supporto deve essere integro e correttamente dimensionato, e occorre valutare se sia necessario prevedere o meno dei giunti di dilatazione. Indispensabile, inoltre, è il corretto montaggio delle lastre: le giunzioni non devono mai essere fatte in corrispondenza di spigoli a parete per quanto riguarda i controsoffitti, o in corrispondenza di angoli di porte e finestre nel caso di pareti e contropareti. Occorre inoltre disporre le giunzioni in senso perpendicolare alla luce proveniente dall’esterno e, soprattutto, valutare le attuali condizioni climatiche. È decisamente controproducente procedere alla stuccatura in giornate piovose o particolarmente umide, poiché l’elevata umidità potrebbe essere stata assorbita dalle lastre. Stuccare lastre umide potrebbe causare ritiri plastici con conseguente insorgenza di cavillature. La conservazione delle lastre in cantiere è egualmente importante: è necessario mantenerle riparate e sollevate da terra.
Valutate le condizioni ambientali, sarà possibile procedere con la preparazione dello stucco. Anche in questo caso, è opportuno verificare quale sia lo stucco migliore da usare in funzione del lavoro specifico. Il sistema Knauf offre una gamma piuttosto ampia di stucchi, ma prenderemo in considerazione i due più usati, lo stucco Uniflott e il Fugenfuller. Il primo è uno stucco di altissima qualità, buona lavorabilità, basso ritiro, alta resistenza meccanica grazie alle microfibre polverizzate ed è ideale soprattutto per la prima mano. Questo stucco non è indicato per la finitura perché difficile da carteggiare; per la finitura è bene usare il Fugenfuller Advance in polvere finissima, con lunga lavorabilità e facile carteggiatura. Il Fugenfuller può essere usato per tutto il ciclo, ma i tempi di asciugatura sono sicuramente più lunghi. La preparazione è egualmente importante: la miscelazione deve sempre essere eseguita a mano e non a macchina.
Ora che abbiamo lo stucco pronto, possiamo procedere con il riempimento dei giunti. È importante controllare che non vi siano viti sporgenti e che i giunti di testa siano stati correttamente preparati. Il nastro d’armatura è sempre indispensabile: comunemente viene usato il nastro in rete autoadesiva, ma può essere usato anche il nastro carta.
I gradi di finitura sono regolamentati dalla norma UNI 11555. Noi di Nuova Rinnova siamo certificati da ICMQ alla norma. La norma suddivide i livelli di finitura in quattro gradi:
La stuccatura livello Q4 è quindi un iper grado di finitura: i tecnici progettisti dovrebbero sempre farne richiesta al cartongessista prima delle operazioni di finitura e comunque inserire eventuali integrazioni sul computo metrico. Quando il progetto prevede una finitura a smalto o l’impiego di lampade a luce radente, questo è il grado di finitura da prevedere in aggiunta.
Le fasi di asciugatura devono sempre essere rispettate, così come è necessario l’impiego di fondi consolidanti. A maturazione dell’intero ciclo, prima di procedere con la tinteggiatura è fondamentale applicare un fondo aggrappante/consolidante. Il fondo agisce come legante per la polvere di lavorazione, uniforma l’assorbimento della superficie trattata, migliora l’adesione di vernici o colle applicate. Il fondo Knauf Tiefengrund è un’ottima soluzione da prendere in considerazione: per noi di Nuova Rinnova è un trattamento obbligatorio su tutte le nostre installazioni.
Nonostante siano stati adottati tutti gli accorgimenti, alcune cavillature potrebbero comunque manifestarsi sul lavoro appena completato. Molto spesso questo aspetto costituisce una critica verso l’installatore, ma spesso egli è incolpevole. Una cavillatura tra il controsoffitto o tra la parete in cartongesso verso le superfici in muratura è purtroppo, in quasi tutti i casi, la normalità. Questo succede per una serie di motivi (problemi di dilatazione muro/cartongesso, imbiancatura eseguita precocemente o senza l’impiego del fondo, condizioni climatiche avverse, assestamenti su nuovi edifici). Meno normale è la comparsa di cavillature sui giunti: in questo caso, occorre capire quale sia il motivo, anche se spesso si tratta di una precoce tinteggiatura del cartongesso. Prima di imbiancare, in condizioni meteo favorevoli, è consigliabile attendere almeno 48 ore dal completamento delle stuccature.
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