L'isolamento acustico delle pareti

Pietro Testi • 24 settembre 2024

L’isolamento acustico delle pareti in cartongesso

Le pareti in cartongesso al contrario di quel che si possa pensare, sono estremamente più performanti, in termini di isolamento acustico, rispetto alle pareti costruite con sistemi tradizionali, a parità di spessore. Il fatto che sia una tipologia costruttiva “leggera” per così dire, non significa affatto che si tratti di tramezzi poco isolanti vero piuttosto è il contrario. La tecnologia della parete in cartongesso, la rende un sistema ideale al contrastare la propagazione dei rumori tra locali attigui quindi, andiamo a capirne il funzionamento ma prima va fatta una doverosa distinzione, su due principi fondamentali in acustica:


  • Isolamento aereo: Riduce la trasmissione del rumore da un ambiente all'altro.
  • Assorbimento acustico: Riduce il riverbero o eco del suono all'interno di un ambiente.


Quindi isolamento ed assorbimento sono due parametri ben distinti da prendere in considerazione. Spesso la richiesta è quella di isolare un ambiente rispetto ad un'altro per cui ci soffermeremo maggiormente su questo aspetto. Il tema dell'assorbimento acustico o insonorizzazione di una stanza, verrà trattato prossimamente. Come è possibile quindi che semplici lastre da 12,5 mm di spessore e pannelli in lana, riescano ad isolare acusticamente meglio di una parete in laterizio? Il segreto è nella tecnologia che compone una parete in cartongesso, essendo questa una tecnica costruttiva a strati, sfrutta un principio fisico detto
Massa - Molla - Massa dove lastre, materiali isolanti ed aria alternati tra loro, costituiscono un sistema ideale per contrastare il propagarsi delle onde sonore aeree. Per approfondire questa tematica complessa ed articolata, è consigliato un consulto con il nostro ufficio tecnico.



Materiali e sistemi per l'isolamento acustico delle pareti in cartongesso

Mettiamo quindi di dover costruire una parete divisoria tra due ambienti, cosa ci serve per costruire una parete efficace sotto questo punto di vista? Possiamo semplicemente utilizzare le normali lastre in cartongesso, le classiche orditure metalliche e la lana in intercapedine, una parete semplice di tipo tradizionale dello spessore di 10 cm, raggiunge fin da subito valori isolanti considerevoli, si parte quindi da un isolamento acustico non inferiore a 46 decibel, valore che già in partenza supera il potere fonoisolante di un tramezzo in laterizio intonacato di eguale spessore. Bisogna però fare attenzione ad una serie di accorgimenti, omettendo certi passaggi è facile commettere errori e generare quindi ponti acustici che di fatto limiterebbero la prestazione finale. Importante sfatare anche un falso mito, utilizzare lastre al piombo non solo è controproducente ed assolutamente inefficace ma anche nocivo alla salute, questo tipo di lastre erano commercializzate come schermante per i raggi-x ma che spesso venivano utilizzate impropriamente come pannelli fonoisolanti, per fortuna ad oggi non se ne trovano più in commercio. Per migliorare l'isolamento acustico delle pareti in cartongesso, si possono utilizzare diversi materiali e sistemi:


  • Pannelli in cartongesso acustici: Sono pannelli specifici, più pesanti e densi rispetto a quelli standard, che offrono un maggiore isolamento acustico.
  • Materiali isolanti: Vengono inseriti all'interno della parete. I materiali più comuni sono la lana di roccia, la lana di vetro.
  • Profili metallici: La scelta dei profili metallici e la loro disposizione, influiscono sulla rigidità della parete e di conseguenza, sulle prestazioni acustiche.
  • Giunti e sigillature: È fondamentale sigillare accuratamente tutti i giunti e le fessure per evitare la trasmissione del suono.
  • Lastre aggiuntive: aumentare il numero di lastre su una parete divisoria, contribuisce sensibilmente ad incrementare ’isolamento della parete.



Fattori che influenzano l'isolamento acustico

Installare quindi una parete in cartongesso in sé, non è sufficiente per farne la migliore parete isolante possibile, occorre valutare in sede di preventivo una serie di parametri per poi attuare la soluzione più idonea al tipo di problema specifico da risolvere, possiamo quindi optare per:


  • Spessore della parete: Maggiore è lo spessore, migliore è l'isolamento.
  • Tipo di materiale isolante: Ogni materiale ha caratteristiche acustiche specifiche.
  • Densità della parete: Una parete più densa offre una maggiore resistenza alla propagazione del suono.
  • Frequenza del suono: L'isolamento varia in base alla frequenza del suono.
  • Giunti e sigillature: Una sigillatura accurata è fondamentale per evitare punti deboli.
  • Trasmissione laterale: Il suono impatta non solo sulla parete divisoria ma anche sui muri perimetrali, sul soffitto e sul pavimento. Di fatto il rumore potrebbe bypassare la parete propagandosi appunto attraverso queste strutture.
  • Presenza di porte ed impianti: le scatole elettriche costituiscono un ponte acustico molto importante come anche collettori, centralini e comunque ogni tipo di impianto che occupi l’intercapedine della parete. Porte ad anta ma soprattutto porte scorrevoli interne compromettono in maniera significativa l’isolamento acustico.


Fattori questi che influenzano il risultato finale ma che se trattati correttamente, non costituiscono un problema, fondamentale che l’applicatore sia adeguatamente formato e che sia in grado di analizzare di volta in volta le varie casistiche mettendo in atto le soluzioni più idonee, atte a circoscrivere le varie criticità. Noi di
Nuova Rinnova siamo in grado di gestire anche le situazioni più complesse grazie alla formazione professionale certificata ed all’esperienza maturata in oltre trent'anni di attività.



Certificazioni e conclusione

Ogni sistema costruttivo è supportato da relativo rapporto di prova, le installazioni quindi potranno essere certificate dal produttore ma anche dall’installatore, che se abilitato, dovrà sempre fornire una dichiarazione di conformità o di corretta installazione qualora fosse richiesta. L'isolamento acustico delle pareti in cartongesso è quindi un tema complesso che richiede una progettazione accurata, una certa padronanza dei vari sistemi costruttivi, l'utilizzo di materiali e sistemi adeguati ma soprattutto che siano conformi alle prescrizioni del produttore.

Autore: Pietro Testi 21 giugno 2024
L’aver eseguito una stuccatura eccellente è requisito fondamentale per ottenere una superficie finita senza segni. Tuttavia, capita che, anche se il cartongessista ha fatto un buon lavoro, in particolari condizioni di luce si possano notare segni antiestetici. Da cosa potrebbe dipendere? Per quanto possa sembrare strano, i segni sono spesso riconducibili alla tinteggiatura. Per tinteggiare, si può procedere a pennello oppure a rullo ed è importante dilatare bene la pittura, evitando di generare accumuli di materiali tra una passata e l’altra. L’azione deve essere veloce e decisa, perché la pittura tenderà ad asciugare rapidamente. Occorre quindi stendere bene il prodotto in maniera uniforme. L’utilizzo del fondo consolidante è sempre obbligatorio alla prima tinteggiatura. Omettere questo passaggio comprometterebbe l’intera operazione di finitura. Il fondo, nelle nostre installazioni, viene generalmente applicato dai nostri operatori. Utilizziamo il Knauf Tiefengrund, un aggrappante con resina sintetica finissima in dispersione acquosa, senza solventi, a saponificazione molto elevata. Knauf Tiefengrund è consigliato come trattamento preliminare per tutti i tipi di superficie a base gesso, su massetti o come mano di fondo per intonaci a base gesso, calce o cemento, perché uniforma il grado di assorbimento della pittura. Il prodotto è ideale per interni come trattamento preliminare di pareti, contropareti e soffitti prima dell'applicazione di piastrelle, tappezzerie o pitture. 
Autore: Pietro Testi 20 giugno 2024
Abbiamo finito di montare lastre e profili ed è arrivato quindi il momento delle stuccature. Tra i vari passaggi, questa è la fase più delicata di tutte e occorre procedere con molta attenzione. Va detto fin da subito che un buon risultato della stuccatura dipende in maniera imprescindibile da un corretto montaggio del sistema. Il telaio di supporto deve essere integro e correttamente dimensionato, e occorre valutare se sia necessario prevedere o meno dei giunti di dilatazione. Indispensabile, inoltre, è il corretto montaggio delle lastre: le giunzioni non devono mai essere fatte in corrispondenza di spigoli a parete per quanto riguarda i controsoffitti, o in corrispondenza di angoli di porte e finestre nel caso di pareti e contropareti. Occorre inoltre disporre le giunzioni in senso perpendicolare alla luce proveniente dall’esterno e, soprattutto, valutare le attuali condizioni climatiche. È decisamente controproducente procedere alla stuccatura in giornate piovose o particolarmente umide, poiché l’elevata umidità potrebbe essere stata assorbita dalle lastre. Stuccare lastre umide potrebbe causare ritiri plastici con conseguente insorgenza di cavillature. La conservazione delle lastre in cantiere è egualmente importante: è necessario mantenerle riparate e sollevate da terra. 
Autore: Pietro Testi 4 agosto 2023
Vi sarà sicuramente capitato di essere al ristorante, apprezzare l'ottima cucina ma vedersi rovinata l'esperienza dall'incredibile rumore di fondo del locale. Il problema non sono gli avventori bensì la conformazione del locale ed i materiali dai quali è composto. Superfici come vetro, acciaio, cemento, piastrelle, sono superfici altamente fonoriflettenti, anche un soffitto o controsoffitto in cartongesso piatto risultano essere veicolo alla propagazione acustica, il ridondare di queste onde è detto riverbero e cioè la capacità di una superficie a riflettere, in questo caso, uno o più suoni. Possiamo ritrovarci lo stesso problema anche all'interno di uffici con più persone presenti contemporaneamente. Spesso i datori di lavoro non considerano il fatto che un'ambiente silenzioso, permetta una produzione più alta oltre che un maggior benessere dei lavoratori.
Autore: Pietro Testi 21 luglio 2023
Quando ristrutturare, significa rispettare la storia di un'edificio
Autore: Pietro Testi 19 luglio 2023
Una sfida vinta, se dovessimo riepilogare in tre parole l'esperienza nel costruire questa abitazione. Cantiere mediamente grande costruito perlopiù nel periodo invernale e portato a termine in tempi record nonostante si fosse lontani da casa, si perchè qua siamo a Crevalcore tra Modena e Bologna.
Autore: Pietro Testi 17 luglio 2023
Casina Pepe fa parte di un complesso di villette denominato "Villaggio Mazzini" costruito nei primi anni sessanta per dare vita ad una località turistica che negli anni si è sviluppata ulteriormente. Siamo alle pendici del monte Fumaiolo, a Montecoronaro, piccola frazione del comune di Verghereto. Montecoronaro è un antico borgo abitato da circa 35 abitanti tutto l’anno ma in passato è stato uno snodo importante ospitando il palazzo della dogana tra lo stato pontificio e il gran ducato di Toscana.
Autore: Pietro Testi 13 luglio 2023
E siamo arrivati alla terza ed ultima pubblicazione, da parte di Knauf, sul periodico Arkitime dedicato ai progettisti. Già questo di per sè, costituisce un vero e proprio successo, il fatto di esser stati scelti da Knauf per ben tre volte, ci riempie di grande soddisfazione ma oggi non parleremo di questo bensì dell'ennesiomo traguardo guadagnato da Nuova Rinnova.
Autore: Pietro Testi 6 luglio 2023
Il giorno 21 giugno 2023 è una data storica, per quel che riguarda l'Italia del cartongesso. Si perchè per la prima volta nella storia di questo paese, si è fatto un passo in avanti verso il riconoscimento pieno, della figura del cartongessista. Troppo spesso assimilato alla figura dell'imbianchino, dello stuccatore, una sorta di alternativa al muratore che di certo non rende merito ad una professione in forte evoluzione dai notevoli risvolti tecnici. Una vecchia battaglia che sembra finalmente sortire i primi frutti, si perchè nel mese scorso, si è tenuta presso la scuola di posa Knauf la prima certificazione alla norma UNI 11555 , di un gruppo selezionato di applicatori.
Autore: Pietro Testi 23 marzo 2023
Seconda di tre pubblicazioni su Arkitime, siamo a Cesena zona casello autostradale Cesena Sud. Passando per la via che porta al mare, è impossibile non notare l'imponente edificio direzionale e commerciale multipiano. Già dall'esterno si comprende la cura dei dettagli e l'utilizzo di materiali quali vetro, alluminio, acciaio e fibrocemento, correva l'anno 2010.
Autore: Pietro Testi 27 luglio 2022
Le reti impiantistiche sempre più complesse, presenti nelle nostre case, trovano nei sistemi a secco, la loro collocazione ideale, grazie all'intercapedine che si viene a formare, ad esempio nel caso di una parete. Siamo però sicuri che sia possibile operare qualsiasi azione sulle strutture metalliche senza rischiare di arrecare danni?
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